Il cambiamento climatico è un problema la cui urgenza cresce ogni giorno di più, con rischi drammatici per la vita sulla terra, ma non solo: è noto, infatti, come i suoi effetti influiscano in maniera preoccupante anche sull’ambiente degli esseri viventi marini. L’innalzamento della temperatura terrestre, dovuta in gran parte all’attività umana, ha portato nel corso degli anni ad un innalzamento delle temperature degli oceani e ad un aumento del tasso di acidificazione dell’acqua, andando a costituire una grave minaccia per la salvaguardia delle barriere coralline (altrimenti dette “reef”) che vanno incontro a “sbiancamento” come risposta agli stress ambientali. Ne conseguono la necessità e l’urgenza di sensibilizzare le persone su questa tematica, al fine di invertire la rotta e limitare il riscaldamento globale. A questo proposito, la letteratura sul tema evidenzia come la Realtà Virtuale (VR) risulti essere uno strumento innovativo e coinvolgente che può svolgere un ruolo importante anche a fini educativi, fornendo un modo alternativo per acquisire nuove informazioni e facilitare l’apprendimento in diversi ambiti.

Entrando nel merito del riscaldamento globale non è molto spesso facile e immediato osservare i suoi effetti in maniera diretta, e la Realtà Virtuale consente agli utenti di sperimentare situazioni e conseguenze legate ai cambiamenti climatici che non sarebbero altrimenti visibili e percepibili nella quotidianità.

Diversi studi hanno indagato il potenziale comunicativo della Realtà Virtuale in relazione al cambiamento climatico, sottolineando la sua efficacia nel destare interesse e nell’aumentarne la consapevolezza degli utenti. La letteratura suggerisce inoltre come l’embodizzazione di un avatar, direttamente connesso ad ambienti a rischio aumenti la percezione di interconnessione con la natura, suscitando maggiore percezione dei rischi ambientali e un maggiore coinvolgimento sul tema.